I Disturbi alimentari affliggono una parte importante della popolazione adolescenziale, spesso vengono trascurati o minimizzati e quindi non trattati. E' fondamentale saperli riconoscere e sensibilizzare il più possibile le persone in merito a questa problematica diffusa e seria.
Disturbi alimentari: quali sono i sintomi caratteristici di Anoressia e Bulimia?
I disturbi alimentari sono spesso parte di un segreto nascosto che riguarda molte famiglie. Milioni di americani soffrono di questo disturbo ogni anno, e la maggior parte di loro (circa il 90%) sono adolescenti o giovani donne.
Questo disturbo, di cui raramente si parla, può affliggere anche il 5% della popolazione costituita da giovani adolescenti.
Come mai gli adolescenti e le giovani donne sono più vulnerabili a questo tipo di disturbo?
Secondo l’Istituto Nazionale di Salute Mentale avviene poiché durante questo periodo di tempo, le donne iniziano a seguire una dieta a volte estrema per poter restare magre. Alcuni sport collegati ad esempio alla carriera da ginnasta o carriere lavorative come sfilare e fare la modella possono rinforzare il bisogno di mantenere un immagine quanto più “perfetta” anche se questo può significare mangiare poco o saltare proprio i pasti.
Ci sono 3 tipi principali di disturbi alimentari:
- Anoressia
- Bulimia
- Disturbo da alimentazione incontrollata (può inglobare aspetti di entrambe le patologie precedenti)
L’Anoressia (conosciuta anche come Anoressia Nervosa) è il nome di una patologia caratterizzata dal non nutrirsi in quanto si è convinti di essere sovrappeso. Queste persone arrivano ad essere circa il 15% al di sotto del loro peso normale e perdono continuamente peso non mangiando.
La Bulimia (conosciuta anche come Bulimia Nervosa) è caratterizzata da abbuffate e pratiche di eliminazione del cibo attraverso il vomito autoindotto, l’uso di lassativi o diuretici o eccessivo esercizio fisico.
Una persona che soffre di uno di questi disturbi può nasconderlo per anni perché nel caso della Bulimia, il peso può sembrare apparentemente “normale” . Queste abbuffate e condotte di eliminazione successive vengono spesso fatte di nascosto accompagnate da un grande senso di vergogna quindi non è sempre facile riconoscerle.
I disturbi alimentari sono problemi seri e necessitano di una diagnosi e di un trattamento come qualunque altra problematica medica.
Se non vengono trattate e prese in cura queste patologie possono portare a complicazioni mediche severe nel futuro o addirittura portare al rischio di perdere la vita.
Il trattamento per questi disturbi di solito include la psicoterapia cognitivo comportamentale o la terapia di gruppo. In alcuni casi può essere utile il trattamento psicoterapico integrato a quello farmacologico.
Se pensi di avere un disturbo alimentare o conosci qualcuno che ne soffre chiedi aiuto,non aspettare. Una volta diagnosticato da un professionista psicologo questo disturbo può essere trattato e curato, non va mai minimizzato.
Una persona con un disturbo alimentare non va mai colpevolizzata per il suo problema. Questo disordine è causato dall’ interazione di tanti fattori, sociali, biologici e psicologici che possono portare ad un esacerbazione del disturbo.
È importante intervenire subito, riconoscere questi comportamenti e chiedere aiuto per poter iniziare un trattamento.
Ho seguito tante persone con questo tipo di problematica, so bene quanto sia difficile parlarne e riconoscere di aver bisogno di un aiuto ma la psicologia può avere effetti benefici anche nel breve termine con opportune strategie comportamentali se il tutto è accompagnato dalla motivazione a cambiare.
Se avete dubbi o perplessità potete scrivermi nella sezione CONTATTI. Grazie per la lettura a presto.
Dott.ssa Federica Gradante
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