Cosa intendiamo per resilienza? Quali sono le componenti chiave che sviluppano questa caratteristica?

 

 

La vita ci pone di fronte a continue scelte e sfide, da qui la necessità di far fronte agli eventi problematici e migliorare le nostre capacità di coping ovvero di resistenza allo stress. Le persone resilienti riescono più facilmente a superare eventi problematici mantenendo un atteggiamento positivo.

Scopriamo meglio in cosa consiste la resilienza. 

 

 

 

 

Cosa intendiamo per Resilienza? Quali sono le componenti chiave che sviluppano questa caratteristica?

 

 “Ciò che non uccide, rende più forte”. (Friedrich Nietzsche)

 

Definizione di Resilienza

 

La resilienza è la capacità di auto ripararsi dopo aver subito un danno e affrontare positivamente gli eventi stressanti. Essere resilienti significa sapersi rialzare e andare avanti nonostante le difficoltà. Questa risorsa pur essendo molto importante non ci rende invincibili e non appartiene a tutti indiscriminatamente. Possono infatti presentarsi situazioni talmente pesanti e difficili da sopportare da richiedere ulteriori aiuti come quello dello  Psicologo Professionista. Indubbiamente l’aver affrontato efficacemente problemi gravi nel passato ci rinforza ma ciò non fa di noi dei supereroi sempre e in ogni circostanza.

In sostanza le persone resilienti hanno trovato in sé la capacità di superare le avversità sviluppando i  “fattori di protezione” contrapposti ai “fattori di rischio” che invece vanno ad abbassare la resistenza alle situazioni problematiche. 

 

Fattori di rischio per la Resilienza

 

Alcuni tra i fattori di rischio che possono rendere le persone più vulnerabili agli stressors events e quindi meno resilienti, a detta di Werner e Smith, sono:

Fattori emozionali quali scarsa autostima e bassa capacità di controllo delle emozioni.

Fattori interpersonali come il rifiuto dei pari, la tendenza ad isolarsi, la rigidità e chiusura relazionale.

Fattori familiari legati a bassa classe sociale, frequenti conflitti e cattivo rapporto coi genitori.

Fattori di sviluppo quali ritardo cognitivo, deficit di attenzione, problematiche sociali.

 

Fattori protettivi per la Resilienza

 

Se prendiamo in considerazione i fattori protettivi i medesimi autori ce ne portano due:

- Fattori individuali quali l’avere un buon temperamento, una buona autonomia e autocontrollo. Rilevante anche la competenza sociale e la fiducia nelle proprie capacità di crescere e migliorare. A queste va aggiunto inoltre il comportamento seduttivo, capacità che permette all'individuo di essere ben accettato e riconosciuto dagli altri.

- Fattori familiari: di questi fanno parte le attenzioni date al bambino nei primi anni di vita, il legame positivo con i genitori, il sostegno della madre, la coerenza e chiarezza delle regole veicolate, la rete di supporto e la presenza di persone di riferimento a livello affettivo.

Secondo Cantoni, andando ad esplorare i fattori protettivi della resilienza, possiamo trovate 5 componenti che sviluppano questa risorsa.

 

Le 5 componenti che agevolano lo sviluppo della Resilienza

 

1. La coppia perfetta: autostima e ottimismo. Avere una scarsa considerazione di sé stessi ed essere eccessivamente autocritici porta ad una minor  tolleranza delle critiche fatte da chi ci circonda. A questo si unisce una quota significativa di dolore e tristezza che rende la persona più vulnerabile a sviluppare sintomi depressivi.

 

2. Le emozioni positive: la capacità di focalizzarsi su ciò che si possiede invece che su ciò che ci manca e desideriamo.

 

3. L’Ottimismo. La predisposizione a voler accogliere il lato positivo delle cose, è una caratteristica umana che promuove moltissimo il benessere dell’individuo e tutela dalla sofferenza psicologica e fisica. Gli ottimisti tendono a sgonfiare le difficoltà e a mantenere maggior lucidità per trovare rapide soluzioni ai loro problemi (Seligman, 1996).

 

4. Il supporto sociale. La presenza di persone propense all’ascolto attivo ed al supporto è efficace in quanto agevola la volontà di raccontarsi e e liberarsi dal peso della sofferenza.  L’accoglienza acritica, gentile e senza condanne da parte degli altri segna il passaggio da un racconto interiore e solitario (talvolta delirante) alla volontà di condividere con partecipazione l’accaduto.

 

5. La Robustezza psicologica o Hardiness.  Può essere a sua volta scomponibile in tre sotto-componenti:

 

- il controllo (convinzione di poter controllare l’ambiente circostante individuando le risorse utili allo scopo);

- l’impegno (la definizione chiara degli obiettivi che permette di avere una visione positiva degli eventi che si affrontano) ;

- la sfida (la visione dei cambiamenti come opportunità di crescita piuttosto che come ostacoli).

 

Ciò che permette lo sviluppo della resilienza sono quindi la qualità delle risorse personali e dei legami che la persona ha instaurato prima e dopo l’evento stressante.

 

Esiste un profilo della Resilienza?

 

Non esiste un vero e proprio profilo ma possiamo dire che la persona resiliente possiede determinate caratteristiche:

 

Ama la vita per come è nel suo presente, coltiva una sua spiritualità e virtù che le permettono di accettare più serenamente i timori legati alla morte;

Ha il coraggio di affrontare un percorso nonostante questo sia tortuoso e difficile;

Affronta ciò che ostacola il suo cammino e cerca di superarlo con motivazione e audacia;

Sopporta i dolori in silenzio e tollera le difficoltà della vita senza arrivare a disperarsi.

 

Molte persone si sono rivolte a me per affrontare meglio situazioni traumatiche verso le quali si percepivano impotenti. Anche se la resilienza è una risorsa fondamentale per gli esseri umani non sempre si riesce da soli, con le proprie forze, ad uscire dalla sofferenza. Ciò che conta è saperlo riconoscere e imparare a chiedere l’aiuto che ci serve senza vergognarci in alcun modo ma essendo piuttosto consapevoli dei benefici che si possono ottenere grazie agli strumenti offerti dalla Psicologia e dal Coaching.

 

Se volete avere maggiori informazioni su questo argomento potete raggiungermi nella sezione CONTATTI del sito. Un caro saluto

Dott.ssa Federica Gradante

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