Come SOPRAVVIVERE al mal d'amore

Prima o poi tutti ci si passa. L'amore è gioia ...ma può essere anche fonte di dolore.  In questo articolo darò qualche dritta su come meglio affrontare un male comune che non va sottovalutato. 

 

Quali CURE per il MAL D'AMORE?

 

Il mal d’amore esiste?

 

Quando una storia termina non è facile tornare alla vita di tutti i giorni perché ci portiamo questa “perdita” con noi. Ci siamo passati tutti, per alcuni possono servire mesi per altri anche degli anni.

Ci si può ammalare d’amore MA ciò che dobbiamo tenere a mente è che al centro della nostra vita ci siamo innanzitutto NOI e che l’amore per l’altro deve passare attraverso l’amore per se stessi.

 

 

L' Antropologa Helen Fisher attraverso  ricerche sul cervello degli innamorati “The brain in love” ha smentito il famoso detto di Pascal “il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce” . Pare infatti che la passione non sia una vera e propria emozione, bensì un bisogno che ci apparteneva già milioni di anni fa e che continuerà a far parte di noi.

In futuro quindi avremo ancora voglia d’amore così come sete e fame.

I sentimenti infatti sono una vera e propria droga, se stiamo male a seguito di un abbandono è perché nel nostro cervello il trauma va ad attivare il centro preposto al bisogno di gratificazione.

Esiste un substrato biologico che reagisce agli "stimoli amorosi e rilascia di conseguenza dopomina.

In un certo senso la mancanza d’amore è come la mancanza di droga  ed è strettamente collegata a questo centro dopaminergico che risiede nel cervello. In altre parole, citando un mio paziente che stava affrontando una difficile separazione, "l'amore crea dipendenza come il fumo". 

Ricordate che l’amore non risparmia nessuno ! Se ci innamoriamo una volta è altamente probabile che riproveremo queste sensazioni 2, 3 o anche 4 volte nel corso della vita! L’amore sul cervello agisce come la paura, arriva quando meno ce l’aspettiamo e nessuno ne è indenne. E’ quindi sbagliato pensare di poter “scappare” dall’ amore, ciò che dobbiamo fare è affrontarlo fino in fondo.

 

 

Come guarire? 

 

Possiamo guarire dal mal d'amore cosi come si può guarire dalla dipendenza da stupefacenti. Il primo step è sicuramente riuscire a  girare al largo dalla "droga" ovvero stare alla larga dalla persona amata.....evitiamo contatti, lettere, messaggi o vecchie foto su face book. Il vecchio detto “lontano dagli occhi lontano dal cuore”  sembra forse banale ma è pienamente confermato. Non sarà facile... ma il totale distacco è necessario. Esistono tecniche psicologiche per smettere di pensare  ossessivamente a qualcosa o a qualcuno. Grazie al Coaching ed al Training Autogeno mi è stato possibile aiutare diversi ex innamorati accelerando il processo di guarigione.

 

Ciò che voglio portarvi qui ora sono 5 utili consigli “self help” per cercare di affrontare al meglio questa problematica.

 

1. Analizziamo bene la situazione e prendiamo atto della fine del rapporto, dobbiamo esserne pienamente consapevoli, farcene una ragione chiara senza fantasticare o costruirci castelli. Questo non ci aiuterebbe nel distacco.

 

2. Abbiamo a questo punto bisogno come delle pile di “ricaricarci” , riprendere i nostri spazi,ritrovare le nostre energie. Sicuramente in questo step la cosa migliore da fare è evitare qualunque contatto con la “persona amata”. Meglio piuttosto chiudersi nel proprio dolore ed affrontarlo senza obbligarsi ad uscire con gli amici. Può esserci un momento intimo di sofferenza solo nostro che non deve forzatamente essere condiviso e che va quindi rispettato.

 

3. Rigeneriamoci! Riprendiamo in mano la nostra vita, le nostre abitudini, i nostri hobby, le passioni, la cura per il proprio corpo, qualunque cosa che ci faccia star bene è concessa in questo momento. E non diciamoci convinti che “non ne vogliamo più sapere dell’amore”!

Ci saranno altre occasioni. L’importante è essere aperti e pronti al cambiamento.

 

4. Come un fiore in primavera, riapriamoci all'amore, il nostro ex nemico, torniamo a braccetto con lui perché non fa bene portare rancore a livello psichico e  fisiologico, ne va del nostro benessere. Diamogli quindi ancora fiducia, non portiamoci pesi sulle spalle. Anche se è bene sottolineare che il detto "chiodo scaccia chiodo" è un potenziale pericolo sempre in agguato per chi è uscito da una relazione amorosa. Alcune persone, governate dal senso di vuoto interiore,  commettono l'errore di buttarsi nelle braccia di qualcun altro/a anche se non vi è una piena compatibilità con questa persona. In questo modo si rischia di soffrire nuovamente. Diversi miei pazienti hanno sofferto più per relazioni sbagliate iniziate appena dopo la fine di un rapporto amoroso che per la perdita dell'ex partner.

 

5. Cerchiamo di percepire i messaggi che ci arrivano dall’ esterno per capire se siamo aperti, pronti per riceverli ed accoglierli, se siamo ancora capaci di provare e dare emozioni. Il periodo della chiusura è terminato, ci siamo arricchiti, abbiamo affinato i nostri strumenti attraverso la sofferenza e siamo pronti per un altro viaggio!

 

 

Queste ovviamente non vogliono essere regole da mettere in atto come fosse un compito ma piccoli stimoli per ragionare su questa “malattia” e soprattutto sulla nostra capacità di affrontarla. 

In realtà non tutti reagiamo allo stesso modo a situazioni stressanti, c'è chi è in grado di reagire e chi invece si sente "vulnerabile" e necessita di un aiuto per poter ritrovare se stesso e attivare il cambiamento.

 

Nella mia esperienza ho aiutato tante persone nella rielaborazione di questa "perdita". Per consigli personalizzati non esitate a contattarmi ... è semplice e veloce... nella sezione CONTATTI vi spiego come fare.

 

Al prossimo step cari lettori e grazie per la visita!

Dott.ssa Federica Gradante

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